Scheda del documento
Ricevuta, Instrumentum confessionis
Pigello Portinari di Firenze, procuratore di Ginevra Sforza, vedova di Sante Bentivoglio di Bologna e tutrice di Ercole e Costanza Bentivoglio, figli ed eredi del detto Sante, dichiara di avere ricevuto dal notaio Giovanni Scheggia del fu Vivenzio, da Madio «del Monacho», da Giacomino di Caslascio, da Bartolomeo Uberti di Torre, da Simone «de Ergiono» e da Martino «del Nigro», agenti a nome della comunità di Val Blenio, settecento fiorini, a titolo di pagamento parziale della somma prevista dalla transazione stipulata (il 12 marzo 1457) dalle parti. Il detto Pigello promette inoltre di far confermare da Ginevra Sforza le ricevute dei tre versamenti, per un totale di duemiladuecento fiorini, già effettuati dagli uomini di Blenio in seguito alla morte di Sante Bentivoglio.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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600 mm x 220 mm, 89 righe.
Sulla stessa pergamena figurano la ricevuta del 24 dicembre 1465 (r 1-33) e la presente ricevuta (r 34-89). La pergamena presenta numerosi fori di piccole dimensioni, dovuti a rosicatura, in particolare lungo le piegature verticali. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Blenio 37
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Edizione
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MDT Bl., pp. 1848-1851, nr.757.
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Regesto
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Bertoni, BSSI XIV (1892), p. 8; Bolla, La Scuola XXV (1929), p. 12.
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