6 giugno 1513, Cevio Sentenza, Instrumentum sententie
Antonio di Pietro Baldessari di Bignasco, luogotenente del podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara Hans Bettschart di Svitto, libera i comuni di Campo Vallemaggia e di Cerentino, rappresentati da Martinolo del fu Antonio «Gali», caneparo della chiesa di S. Giovanni Battista di Cevio, dall'obbligo di versare ogni anno alla detta chiesa la primizia e la «caneparia», in cambio di un'offerta annua di tre libbre di cera. I due comuni hanno già ottenuto la medesima liberazione da Guglielmo Cittadini, vicario generale del vescovo di Como, in occasione della separazione delle chiese di S. Bernardo di Campo e di S. Maria di Cerentino dalla matrice di Cevio e della loro erezione in parrocchie.