Scheda del documento
Testamento, Instrumentum testamenti
Agnesola, vedova di Giacomo detto «Marende» di Ascona e figlia del fu Guglielmolo «Gybuyni» di Ascona, detta il suo testamento. Lascia ai poveri di Ascona uno staio di biada (segale e miglio in parti uguali), garantendolo su un sedime nel borgo di Ascona «in carali de Puteo», in suffragio della sua anima, e inoltre nomina erede universale Antonia, figlia sua e del detto Giacomo, nel caso contragga matrimonio; se invece la detta Antonia decedesse senza aver contratto matrimonio, istituisce eredi Zanino del fu Pietro detto «Gibuyni» di Ascona e Petruccio del fu Alchiruccio de «Gibuyni» di Ascona in parti uguali, i quali sono tenuti a far celebrare un annovale e le messe secondo la consuetudine del borgo di Ascona in suffragio dell'anima di detta Agnesola.
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Notai
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Rogatario: Antoniolus Pongie de Scona.
Estraente: Iohannolus Pongie n. f.c. Antonioli Pongie de Scona, laudatus, constitutus et confirmatus per dominum vicarium et per conscilium generale comunitatis et plebis Locarni et Scone ad explendum et expleri faciendum et in publicam formam redigendum omnes cartas et omnia instrumenta traditas et rogatas et tradita et rogata per suprascriptum condam Antoniolum Pongie olim n. de Scona. |
Tradizione e lingue
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Originale estratto da imbreviature (1415 aprile 4)
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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260 mm x 370 mm, 32 righe.
Diversi fori, dovuti a rosicatura, e piccole macchie violacee causate dalla presenza di microorganismi. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Pancaldi 1
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