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20 maggio 1440, Locarno
Testamento, Instrumentum testamenti

Maffiolo del fu Minossio «de Brenta», abitante a Locarno, detta il suo testamento e lascia al convento di S. Francesco di Locarno un legato di 2 brente di vino o mosto da consegnare ogni anno, garantendoli su un appezzamento di terreno vignato e arativo «ad rompatus et clause» nel territorio del Consiglio Mezzano di Locarno «subtus et prope longetum mey notarii infrascripti», locato al calzolaio Locarnino del fu Madio di Maggia, abitante a Locarno. Egli stabilisce che i frati del convento di S. Francesco siano tenuti a celebrare ogni anno un annuale per la sua anima e se i frati dovessero cessare di celebrare l'annuale non dovranno ottenere le due brente di vino. Infine nomina suo erede Vincenzo, figlio suo e della moglie «Ixabete», se il figlio dovesse morire senza figli, nomina eredi universali i fratelli Saviolo e Cristoforo, figli di Giorgio «de Baddis» di Cannobio, abitanti a Locarno, suoi nipoti.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
620 mm x 320 mm, 83 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle nel margine inferiore.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 13