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21 febbraio 1443, Locarno
Testamento, Instrumentum testamenti et legati

Antonio del fu Gasparoli «olim domini Borri de Orello» di Locarno detta il suo testamento e lascia alla chiesa di S. Francesco di Locarno 45 lire di denari nuovi, che il testatore aveva indebitamente sottratto a certe persone vendendo la biada, per acquistare un «iochale» da tenere in chiesa, dove porre le insegne del testatore. Gli eredi sono tenuti a versare ogni anno in vino, denaro o altre cose, per l'anima del testatore e dei danneggiati, inoltre lascia 4 staia di mistura (segale e miglio in parti uguali) e 12 lire di terzoli legate da Elena, madre del testatore il 23 maggio 1433, alla detta chiesa. Stabilisce che gli eredi universali diano ogni anno alla chiesa e al convento di S. Francesco 2 di brente vino o mosto, prodotto nel ronco del testatore, alla misura delle brente di Locarno, «pro mercede anime» del testatore e dei suoi defunti. oltre una creata già assegnata da pagare secondo la volontà e la possibilità degli eredi. Infine nomina eredi universali i figli Stefano e Giovanni Pietro.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
275 mm x 395 mm, 39 righe.
Lacerazione nel margine sinistro ricucito con filo bianco di seta e alcune macchie.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 16