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9 febbaio 1451, Locarno
Testamento, Instrumentum testamenti

Franciscolo del fu Giovanni «de Muralto», erede «in solidum» del fu Passaguado «Carli olim habitatoris Locarno» e di Caterina moglie «olim ipius Pasaguadi» e «olim filie condam Gulielmoli Regozii» di Locarno, detta il suo testamento e lascia alla chiesa di S. Francesco di Locarno un canone di 4 brente di vino o mosto bianco, per le quali i frati sono tenuti a celebrare 4 annuali per l'anima del testatore, del suocero Passaguado, della defunta Domenica, prima moglie del testatore e figlia «condam Passaguadi», e di Caterina, attuale moglie del testatore. Stabilisce di restituire a Guglielmolo «de Taliis» di Solduno, Andreino Giugni e Franzono Cometi di Cevio i rispettivi riconoscimenti di debito. Nomina la moglie Caterina usufruttuaria di tutti i suoi beni, a condizione che essa non venda più di 2 lire di terzoli senza il permesso di Ionsermo «de Muralto», di Stefano «de Monte», di Cometo Magoni, di «Zugnius Zanelle», di «Frantisus» di mastro Antonio «de Muralto» e del notaio sottoscritto Cristoforo, tutti di Locarno. Dichiara di aver ricevuto da mastro Antonio «olim eius socero» a soluzione della dote della moglie Caterina 47 lire di terzoli da Antonio Cavallini. A rimedio della sua anima e una volta tanto, lascia alla chiesa di S. Antonio di Locarno 6 lire di terzoli e alla fabbrica della chiesa di S. Maria Maggiore di Milano 6 lire di terzoli. Lascia inoltre 100 lire di terzoli di dote alla figlia Domenica, quando si sposerà. Nomina infine eredi universali in parti uguali Bartolomeo, figlio suo e di Caterina, e Semprebella, figlia sua e della defunta Domenica, stabilendo che gli eredi vengano pagati da Cometto «Chedine (?)» del fu Lorenzo Magoni di Locarno, suo genero, il quale è debitore di 30 lire di terzoli, e che gli eredi consegnino a Cometo la stessa somma, inoltre Cometo è tenuto a retrovendere agli eredi una stalla con tetto in paglia, da lui edificata, che aveva venduto a Francesco e in seguito retrovenduta a Cometo, affinché paghi a Gottardo del fu Antonio Magoni di Locarno 40 lire di terzoli. Infine Fracesco ricorda che deve avere da «Tholomio» detto «Lambrigheto» del fu Andreolo detto «Lambrico» di Brissago, abitante a Locarno, 26 fiorini, del valore di 3 lire e 4 soldi di terzoli per ogni fiorino, e 56 lire per mutuo prestato «gratia et amore», che detto Cometto ha in soccida da Francescolo 5 vacche per 40 lire di terzoli da esigere col guadagno.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
620 mm x 395 mm, 61 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle, lacerazioni e rosicature nel margine destro, nonché macchie.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 20