14 dicembre 1529, Cevio Sentenza, Instrumentum sententie
Niklaus Alt di Friburgo, podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara, pronuncia la propria sentenza nella causa tra il prete Filippino del fu Zanolo Andrioli, curato e beneficiato della chiesa di S. Maurizio di Maggia, rappresentato dal procuratore Giovanni Antonio del fu Filippino Andrioli di Cevio, abitante a Locarno, da una parte, e il comune di Maggia, rappresentato dal procuratore Zane del Ponte di Bignasco, in merito ad una mina di segale che ogni fuoco di Maggia deve dare al detto prete. Egli libera il comune di Maggia da tale obbligo purché i vicini dichiarino sotto giuramento di non esservi tenuti, e condanna il prete Filippino al pagamento delle spese giudiziarie.
410 mm x 305 mm, 50 righe. Alcuni fori di piccole e grosse dimensioni risalenti alla lavorazione della pelle, uno dei quali cucito; strappo nel margine superiore ricucito nel restauro. L'inchiostro è a tratti sbiadito da sostanze contenenti tannini utilizzate per rivelare il testo.