Scheda del documento
Testamento, Instrumentum testamenti
Giovanni Pietro del fu Antonio «de Bitris de Orello» di Locarno detta il suo testamento. Lascia al convento della chiesa di S. Francesco di Locarno un appezzamento di terreno arativo, chiamato «Terzirola» e situato nella campagna di Locarno «in Tractu sub silva», locato a Giovanni «Mazoli» di Locarno il 26 settembre 1470, nonché un fitto di 3 brente di vino o mosto rosso, alla brenta di Locarno, gravante su un appezzamento di terreno vignato nel territorio del Consiglio Mezzano a Ripamogna che gli eredi sono tenuti a consegnare ogni anno al tempo della vendemmia; gli eredi designati potranno acquistare un altro appezzamento di terreno del valore di 200 lire e capace di rendere 3 brente di vino ogni anno, e cederlo al convento in cambio dell'appezzamento a Ripamogna. Il testatore lascia i detti beni al convento a condizione che i frati celebrino 2 annuali di 8 messe ciascuno. Egli assegna 3 ducati d'oro al convento da pagare entro 4 anni. Infine nomina erede universale il figlio Gabriele; nel caso che la moglie Andrusiana, figlia di Andrea «de Rigonibus» di Varese, gravida, partorisca un maschio, stabilisce che Gabriele e il secondo figlio siano eredi in parti uguali, mentre nel caso che nasca una figlia, le lascia 1200 lire di terzoli.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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620 mm x 270 mm, 79 righe.
Due fori risalenti alla lavorazione della pelle nel margine inferiore. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 55
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