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7 maggio 1509, Locarno
Locazione, Instrumentum hereditatis

Giovanni «olim Maffey dicti Maffiete» di Vogorno di Verzasca aveva venduto a mastro Provasio di Cannobio, abitante a Locarno, un appezzamento di terreno silvato e in parte vignato con una casa con tetto in piode e un «camano» con tetto in piode, nel territorio del Consiglio Mezzano «in Vinnera» al prezzo di 300 lire di terzoli, come contenuto nella vendita del 16 gennaio 1495, con patto di retrovendita entro nove anni per lo stesso prezzo. Il detto Giovanni aveva poi venduto ai fratelli Nicola e Salio, figli del fu Zanolo «Nicole» di Orselina del Consilio Mezzano, agente a nome proprio e dei fratelli Antonio, Domenico e Zane, ogni diritto di miglioria e di regresso nel 1495 e in seguito Bernardino figlio ed erede del fu Provasio di Cannobio, abitante a Locarno, aveva retrovenduto a Antonio, Salio e Domenico, figli di Zanolo «Nicole» 3/5 dei beni sopra nominati con retrovendita del 15 novembre 1502, inoltre i fratelli Antonio, Nicola, Salio, Domenico e Zane, figli di Zanolo «Nicole», avevano diviso l'appezzamento e la vigna, al quale era pervenuta ai fratelli Nicola e Zano. Ora Bernardino investe a titolo di eredità perpetua Nicola e Zane della vigna al canone annuo di 4 staia di castagne secche e 2 staia di castagne verdi, da consegnare per la festa di s. Martino.

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature
Lat.
Caratteristiche esteriori
580 mm x 335 mm, 91 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle e nel margine destro lacerazione e rosicatura.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 90