Scheda del documento
Assegnazione di canone, Instrumentum asignationis
Antonello «olim domini Iohannis olim domini Gufredini de Orello de Locarno» aveva investito a titolo di eredità perpetua mastro Antonio, rettore delle scuole di Locarno e figlio del fu Giovanni di Gavirate, di un sedime coperto di piode con «lobieta una astrigho», «canegiis» e muretti diroccati, con «clauso» vignato con piante di olive, fichi e prugne nel borgo di Locarno a Ripamognia al canone annuo di 3 di brente di vino o mosto, alla brenta di Locarno, da consegnare al tempo della vendemmia, come contenuto nella locazione del 19 marzo 1471. In seguito i fratelli Bernardino e Cristoforo, rettore delle scuole di Locarno, e Giovanni Antonio, figli del fu Antonio di Gavirate, avevano diviso il patrimonio e il canone era toccato a Bernardino. Antonello Orelli aveva poi lasciato per testamento del 13 giugno 1496 al convento della chiesa di S. Francesco il detto canone. Pantassio figlio del detto Antonio Orelli aveva assegnato al detto convento il canone locato a Bernardino, in cambio di un altro fitto di 3 brente di vino. Ora Pantassio assegna ai frati Agostino, custode, Cumano Protasi, guardiano, Ludovico, lettore, Isaia Bacilieri, Pietro Mazoni, Nicola, vicario, Giacomo, Paolo, Francesco e Gerolamo, nonché Alessandro del fu Francesco Orelli e a Battista del fu Giovanni Appiani, procuratori di detto convento, il canone di 3 brente di vino o mosto bianco, gravante su un appezzamento di terreno arativo, vignato nel territorio di Solduno «ad Fontanam Marchiam», locato agli eredi di Martinolo «olim Guglielmoli de Begiis» di Solduno nel 1438, rimanendo il Bernardino libero dal precedente livello.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
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Caratteristiche esteriori
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610 mm x 450 mm, 81 righe.
Piccoli fori e cucitura, risalenti alla lavorazione della pelle. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 91
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