Scheda del documento
Rinunzia, Instrumentum renuntiationis
Il convento e la chiesa di S. Francesco di Locarno, da una parte, e Pantasio figlio del fu Antonello Orelli di Locarno, dall'altra, nella lite in merito a certi canoni che il defunto Antonello, padre di detto Pantasio, aveva legato al detto convento e alla detta chiesa, rinunciano vicendevolmente ai canoni. Il capitolo convocato su richiesta di Protasio di Locano, guardiano, e costituito dai frati Agostino «de Bianchetis», custode, Ludovico «de Mercutiis», lettore, Isaia Bacilerii, Pietro «Mazonus», Nicolao di Brissago, vicario, Giacomo di Blenio, Francesco «Borgnine», Gerolamo Duni, nonché da Alessandro del fu Francesco Orelli e a Battista del fu Giovanni Appiani, abitanti a Locarni e procuratori del convento, rinunciano al canone di 8 lire di terzoli e al canone di 25 libbre di cacio, lasciato da Antonello Orelli e locato al defunto Adameto di Fusio valle Lavizzara, e in cambio Pantasio rinunzia a un canone di 6 brente di vino o mosto bianco, alla brenta di Locarno, e un paio di polli, gravante su un appezzamento di terreno arativo e vignato nel territorio di Solduno «ad Fontanam Marchiam», locato agli eredi di Martinolo del fu Guglielmo «de Begiis di Solduno» (su un totale di 9 brente) il 26 aprile 1438, a condizione che i frati celebrino ogni anno un annovale in memoria dell'anima di Giovannina, defunta moglie di Pantasio.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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595 mm x 515 mm, 103 righe.
Piccoli fori, risalenti alla lavorazione della pelle, e un foro dovuto a rosicatura. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 92
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