Scheda del documento
Permuta, Instrumentum cambii
Il Capitolo del convento di S. Francesco di Locarno, convocato nella sala grande al suono della campanella su richiesta di frate Protasio di Locarno, guardiano del convento, e costituito dai frati Agostino «de Bianchitis», lettore, Gerolamo di Milano, organista, Pietro« Mazosus», Ludovico «de Mercatiis», Nicolao di Brissago, vicario, Francesco «Borgnine», Giovanni Antonio Cartazini e Giuseppe «Rubei», da una parte, e Antonio del fu Giovanni «Adamini Bogii» di Minusio, dall'altra, procedono alla permuta dei canoni. I primi cedono ad Antonio un canone perpetuo di 4 staia di mistura (segale e miglio in parti uguali) e 1 staio di frumento, alla misura di Locarno, consegnato ogni anno per s. Martino e gravante su un appezzamento di terreno vignato «a rompibus» con due filari di «rompi» e viti nella campagna di Minusio «in Fontino» e ricevono in cambio un appezzamento di terreno arativo con un filare di «rompi» e viti «in Tractu de Rompo» e un appezzamento di terreno arativo con due filari di «rompi» e viti «in Labechano».
Immagine del documento non disponibile |
|
Notai
|
|
Tradizione e lingue
|
Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
|
630 mm x 295 mm, 100 righe.
Cucitura risalente alla lavorazione della pelle. Il documento è cucito assieme alla locazione del 16 novembre 1512. |
Segnatura
|
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 97
|