16 novembre 1512, Locarno Locazione, Instrumentum hereditatis perpetue
Il Capitolo del convento di S. Francesco di Locarno, convocato nella sala grande al suono della campanella su richiesta di frate Protasio, guardiano del convento, e costituito dai frati Agostino «de Bianchitis», lettore, Gerolamo di Milano, organista, Pietro« Mazosus», Ludovico «de Mercatiis», Nicolao di Brissago, vicario, Francesco «Borgnine», Giovanni Antonio Cartazini e Giuseppe «Rubei», investe a titolo di eredità perpetua Antonio del fu Giovanni «Adamini Bogii» di Minusio di due appezzamenti di terreno campivo con un filare di viti e «romporum» nella campagna di Minusio «in Tractu de Rompo» e un appezzamento di terreno arativo con due filari «romporum» et di viti «in Labechano», al canone annuo di 4 staia di mistura (segale e miglio in parti uguali) e 1 staio di frumento, allo staio di Locarno, da consegnare per s. Martino.