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27 luglio 1529, Locarno
Cessione e assegnazione , Instrumentum iuriscessionis et assignationis insolutum

Bernardo «Fatus» Abbodio di Ascona aveva venduto ad Aurelio del fu Giovanni Grandi Orelli di Locarno, un appezzamento di terreno vignato nel territorio di Ascona «in Monecia» al prezzo di 154 lire imperiali e Aurelio lo aveva locato al detto Bernardo al canone di 3 brente di vino o mosto per il primo anno e 6 brenta per gli anni successivi. Ora Aurelio, agente a nome proprio e del fratello Giorgio, assegna detto canone al convento di S. Francesco di Locarno e cede ai frati di detto convento 20 lire imperiali, che vengono pagate agli eredi di Bernardino «Cataney Mozoti» di Locarno per un debito contratto dai frati, e 13 lire imperiali, di cui i frati erano debitori nei confronti di Aurelio. Aurelio cede il totale di 187 lire imperiali a condizione che i frati celebrino le messe di S. Gregorio all'altare dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine nella chiesa di S. Francesco, 30 in memoria dell'anima del defunto frate Giovanni Orelli, 30 in memoria del defunto frate «Oliverii» e 30 in memoria del defunto Pompeo fratello di Aurelio. Infine stabilisce che qualora detto Bernardo volesse ricuperare i suoi beni, le 154 lire sono destinate all'acquisto di un fondo.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
620 mm x 360 mm, 93 righe.
Foro nel margine interiore, risalente alla lavorazione della pelle, altri fori di medie dimensioni nella parte sinistra, dovuti a rosicatura.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 118