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20 dicembre 1529, Locarno
Locazione, Instrumentum investiture hereditatis

Giovanni detto «Marzorinus» di fu Giovanni Antonio Rangorini di Locarno aveva investito a titolo di eredità perpetua Giovanni Antonio del fu Cristoforo «Sanate» di Brissago, abitante a Locarno, un appezzamento di terreno a gerbido sul monte di Locarno «in Pianazio» al canone di 3 brente di vino-o mosto rosso (v. Convento di S. Francesco 104) e in seguito aveva ceduto a titolo di vendita detto canone ai frati del convento di S. Francesco di Locarno (v. Convento di S. Francesco 116). Ora i frati, Giovanni Zanini, guardiano, Elia di Ivrea, custode, Ludovico «del Saxo», Protasio «Mazachi», Giuseppe Nessi, Paolo Barnaba Orelli, Giuseppe di Como, Gioacchino «Acquisti», Bartolomeo «Zezime» e Gerolamo «de Seregnio», investono a titolo di eredità detto Giovanni Antonio del canone, da consegnare al tempo della vendemmia. Fatto a Locarno, nel. Concento.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
610 mm x 310 mm, 95 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle e alcune macchie.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 119