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29 ottobre 1535, Locarno
Locazione, Instrumentum investiture hereditatis

Il capitolo dei frati del convento e chiesa di S. Francesco a Locarno, convocato al suono della campanella, su richiesta di frate Ambrogio «de Sarono», professore di teologia e guardiano, e costituito dai frati Protasio «Mazaghi» di Locarno, Ludovico «de Merchatiis», Elia di Ivrea, Giovanni «de Sarono», organista, Achille «de Sarono», Giovanni «de Assissio» e Guglielmo di Blenio, investe a titolo di eredità Gottardo del fu Taddeo «Paulini» di Ascona, un un appezzamento di terreno vignato con piante, una di olive, nel territorio di Ascona «in contrata illorum Coppo seu Baradia». Il terreno era stato assegnato ai frati dai defunti fratelli Giovanni e Pantasio, figli del defunto Antonello Orelli di Locarno, e locato a Giovanni «de Vigiona» dai fratelli Andriolo e Giovanni, figli del defunto Goffredino Orelli nel 1427 aprile 11. In seguito le migliorie erano state vendute dai fratelli Giovanni e Materno, figli del defunto Guglielmino «Ugazii (?)» di Ascona, per 600 lire di terzoli a detto Gottardo. Il canone annuo è di 2 di brenta di vino o mosto, alla brenta di Locarno, da consegnare al tempo della vendemmia.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
600 mm x 385 mm, 79 righe.
Estese lacune nel margine destro.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 127