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11 gennaio 1541, Locarno
Permuta, Instrumentum cambii et permutationis

Il capitolo dei frati del convento e della chiesa di S. Francesco a Locarno, convocato al suono della campanella, su richiesta di Ludovico «de Marchatiis» di Locarno, guardiano, e costituito dai frati Protasio «Mazaghi» di Locarno, Elia di Ivrea, Antonino di Locarno, Vincenzo di Brescia, vicario, Giacomo «Novariensis», Andrea di Varese, Bernardino «de Martignonibus» di Gambarogno e Angelo «Georgii Vegie» di Locarno, nonché Tognio Tommaso del fu Matteo «Britii» di Locarno, procuratore del convento, da una parte, e Giovanni del fu Bernardino Filippino Orelli di Locarno, agente a nome proprio e della moglie Franceschina, figlia ed erede del fu Pietro Antonio «de Burris» detto «de Boreto de Orello» di Locarno, dall'altra, procedono alla permuta dei canoni. I primi devono a Giovanni un canone di 5 brente di vino o mosto, un canone di una brenta di vino o mosto, legato dal defunto Giovanni, avo paterno, del detto Giovanni e dal fratello Ercole, e un canone di 2 brente di vino o mosto bianco, pagato dagli eredi di Matteo di Giacomo Antonio Botta di Ascona. I frati ricevono in cambio da Giovanni un canone di 8 brente di vino o mosto rosso e bianco (in parti uguali), uno staio di mistura (segale e miglio in parti uguali), un paio di pollastri o galline e una lira di terzoli, pagato dagli eredi del fu Antonio «Iachatii» di Solduno.

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature (1568 novembre 8)
Lat.
Caratteristiche esteriori
780 mm x 390 mm, 113 righe.
Il documento è costituito da due membrane cucite insieme. Piccoli fori, dovuti a rosicatura, nonché macchie.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 128