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21 novembre 1399, Ascona
Vendita, Instrumentum venditionis

Bertramo del fu «<...>zii Gib<r>yni (?)» di Ascona vende a Gabriele «de Varenzia» e a Pietro del fu Martinolo detto «Guaneto», entrambi di Ascona, consoli e stipulanti a nome del comune di Ascona, un appezzamento arativo e a prato situato nella campagna di Ascona «in Voramo». Il prezzo della vendita è di 14 lire e 8 soldi di denari nuovi; questa somma corrisponde al prezzo di 18 staia di biada (al computo di 16 soldi per staio), che Antonio Pancaldi, già console, aveva ceduto al suddetto Bertramo a saldo di un debito verso di lui per le mancate entrate dei mulini di Novareza («Novarezie») e che va detratta allo stesso Antonio per il suo debito alle entrate della roggia di Ascona per l'anno 1398.

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature (1433 dicembre 24)
Lat.
Caratteristiche esteriori
580 mm x 390 mm, 60 righe.
Alcuni fori di piccole e medie dimensioni risalenti alla lavorazione della pelle; altri di medie dimensioni dovuti a rosicatura e ampie rosicature ai margini; una lacerazione al margine superiore cucita con filo di canapa; pergamena restaurata

Segnatura
Archivio Patriziale Ascona 8 (v.n. AST 3)
Regesto
P. Rocco da Bedano, Pergamene dell'archivio comunale di Ascona, in Virgilio Gilardoni, Fonti per la storia di un borgo del Verbano. Ascona, AST 1980, p. 52, nr. 3.