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4 febbraio 1471, Bellinzona
Permuta, Instrumentum cambii et comutationis

Pietro Magoria del fu Giovanni Magoria, abitante a Bellinzona, da una parte, e Andrea Todesco, del fu Pietro Todesco, abitante a Bellinzona, dall'altra, procedono alla permuta di beni immobili. Andrea cede un appezzamento di terreno ortivo con piante da frutta nel borgo di Bellinzona in contrada «de Ruguronibus seu de la Mota» e riceve in cambio un appezzamento di terreno prativo, vignato e ortivo con una casa con tetto in piode e un'altra con tetto in paglia, con parecchi «baxitiis» nel territorio di Sementina «ad Malcantonum», un appezzamento di terreno prativo con un fico e un noce «ad Malcantonum <ad C>lauxum Magnum», locato al defunto Darama «olim filii quondam Dominici dicti Fantini de Verzascha», abitante a Sementina, dalla defunta Margherita, figlia di Briccardo «de Adamino» e vedova di Cristoforo Orelli di Moia, al canone annuo di 8 lire e 8 soldi di terzoli da consegnare per s. Martino, come contenuto nella locazione del 4 marzo 1433 (v. ASTi, Pergamene Pometta 32) e un appezzamento di terreno prativo «ad Rogiam Molandinorum», locato dai cugini Donato e Tognino di Moia a Giovanni di Verdabbio, al canone annuo di 3 lire e 12 soldi di terzoli da consegnare per s. Martino, come contenuto nella locazione del 4 aprile 1439. Il detto Andrea dichiara inoltre di avere ricevuto da Pietro 41 lire e 10 sodi di terzoli, con il patto che detto Pietro ricompri tutti i beni da Andrea al prezzo di 300 lire di terzoli dopo due anni.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
705 mm x 320 mm, 101 righe.
Piccoli fori lungo le piegature, dovuti a rosicatura.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Bellinzonese 15