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23 dicembre 1490, Rivapiana (Minusio)
Locazione, Instrumentum hereditatis

Il console e i vicini di Minusio e Rivapiana nonché i procuratori di Mergoscia, convocati nel cortile di un sedime presso la chiesa di S. Quirico a Minusio, su istanza di Pietro «Petenghe», console del comune e degli uomini di Minusio, Mergoscia e Rivapiana, investono Battista del fu «Ionselmi de Muralto» di Locarno per metà e i fratelli Nicolao e Antonio detti «Thome», figli del fu Giovanni fabbro di Biganzolo di Intra, entrambi abitanti nel borgo di Locarno, per l'altra metà, di un terreno prativo con segheria, mulino e il diritto di deviare l'acqua dalla Roggia del Navegna, al fitto annuo di 15 lire di terzoli.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1285 mm x 440 mm, 187 righe.
Tre membrane cucite assieme, la seconda membrana presenta fori ricuciti con filo di canapa, risalenti alla lavorazione della pelle. Diversi fori e lacune dovuti a rosicature, nonché lacerazioni nei margini destro e sinistro.

Segnatura
Archivio Patriziale Minusio 17
Regesto
F. Kientz, Le pergamene di Minusio, RST n. 20 (1941), pp. 469-470; G. Mondada, Minusio. Raccolta di memorie, p. 492 (erroneamente pubblicate sotto la data 1491 dicembre 22); edizione parziale da altro esemplare in: MDT, Leventina, p. 2929, regesto aggiunto XXVIII.