Scheda del documento
Sentenza, Instrumentum sententie
Martino da Ponte di Giornico del fu Pietro «Berte» di Anzonico, esaminato da Jakob Kaes di Uri, vicario di Leventina, dai consiglieri di Leventina e da altre persone e accusato di stregoneria da quattro persone, già processate e condannate al rogo per eresia e stregoneria, che affermavano di averlo visto alle loro riunioni e a capo della congrega, compare ora davanti a Heinrich Gerber, Heinrich Dietlin e Rudolf Jütz, ambasciatori di Uri, al detto vicario, al suo luogotenente, ai consiglieri di Leventina e ad altre nove persone, che siedono in tribunale a Faido. Essi dichiarano che Martino venga rilasciato, dando 400 ducati d'oro a garanzia, che se Martino dovesse essere ancora accusato di eresia sarà immediatamente condannato al rogo e che Martino deve giurare di non vendicarsi contro nessuna persona. Infine Martino chiede che alla sentenza venga apposto il sigillo.
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Notai
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Sigilli
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Deperdito, : Jakob Kaes. Nessuna traccia del sigillo di Jakob Kaes di Uri, vicario di Leventina, annunciato nella corroboratio del documento.
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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410 mm x 300 mm, 50 righe.
Piccoli fori lungo le piegature. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Leventina 16
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Edizione
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MDT Lev., pp. 1885-1891, nr. 922.
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