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Scheda del documento

21 settembre 1457, Faido
Sentenza, Instrumentum sententie

Martino da Ponte di Giornico del fu Pietro «Berte» di Anzonico, esaminato da Jakob Kaes di Uri, vicario di Leventina, dai consiglieri di Leventina e da altre persone e accusato di stregoneria da quattro persone, già processate e condannate al rogo per eresia e stregoneria, che affermavano di averlo visto alle loro riunioni e a capo della congrega, compare ora davanti a Heinrich Gerber, Heinrich Dietlin e Rudolf Jütz, ambasciatori di Uri, al detto vicario, al suo luogotenente, ai consiglieri di Leventina e ad altre nove persone, che siedono in tribunale a Faido. Essi dichiarano che Martino venga rilasciato, dando 400 ducati d'oro a garanzia, che se Martino dovesse essere ancora accusato di eresia sarà immediatamente condannato al rogo e che Martino deve giurare di non vendicarsi contro nessuna persona. Infine Martino chiede che alla sentenza venga apposto il sigillo.

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Sigilli
Deperdito, : Jakob Kaes. Nessuna traccia del sigillo di Jakob Kaes di Uri, vicario di Leventina, annunciato nella corroboratio del documento.
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
410 mm x 300 mm, 50 righe.
Piccoli fori lungo le piegature.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Leventina 16
Edizione
MDT Lev., pp. 1885-1891, nr. 922.