Il comune di Bignasco, rappresentato dal console Zane di Pietro «Ba<lzar>is» di Bignasco, investe a titolo di locazione novennale rinnovabile una volta e poi seconda la volontà delle parti, Giacoma del fu Giacomo «Palanzoti», vedova del fu Giacomo «Viany» (?) di Bignasco, di alcune selve castanili situate in territorio di Bignasco «in Fahedo Plano in Barogienca» e «in Besso». Canone, data topica, testimoni e secondi notai sono perduti.
Il luogo è ricostruito sulla base del confronto con ASTi, Pergamene, Patriziato di Bignasco 80, rogato lo stesso giorno.
Caratteristiche esteriori
215 mm x 235 mm, 34 righe. Frammento molto rovinato con gravi perdite di materia nella parte inferiore: lacerazioni e rosicature, tre fori di medie dimensioni dovuti a rosicatura.