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15 ottobre 1551, Muralto
Vendita, Instrumentum venditionis et dati

Loterio del fu Zanolo «de Muralto» di Locarno aveva investito Giovanni del fu Zane «Mondade» di Intragna, abitante a Golino, di 3 porzioni su 10 di decima nel territorio di Golino e Pedemonte, al canone di un capretto grasso da consegnare per la festa di Pasqua, come contenuto in una vendita del 13 giugno 1435. In seguito Giovanni Pietro del fu Filippo «Mondade», succeduto a detto Giovanni, aveva venduto a Daniele del fu Giovanni Pietro «de Seregnio» di Locarno le 3 porzioni di decima, locate per il detto canone. Poi i fratelli Francesco e Giovanni Pietro, figli emancipati di detto Daniele, e Ludovico del fu Achille «de Seregnio», tutore dei fratelli Giovanni Angelo e Battista del fu Daniele «de Seregnio», avevano assegnato a Guglielmo del fu Romerio «de Romerio» di Golino le 3 porzioni di decima, locate per il detto canone, al prezzo di 300 lire di terzoli e con il consenso di Giovanni «de Muralto», agente a nome suo e del prete Galeazzo, suo fratello e figli del fu Battista «olim Insermi olim domini Luterii», come contenuto in una vendita del 1 luglio 1519. In seguito il prete Galeazzo e il fratello Giovanni avevano investito detto Guglielmo delle 3 porzioni di decima, al detto canone, come contenuto nella locazione del 9 aprile 1523 (v. Intragna 49). Ora il prete Galeazzo «de Muralto» di Locarno e i fratelli Giovanni Maria, Antonio Maria e Roberto, figli del fu Giovanni «de Muralto», agenti a nome proprio e a nome dei loro fratelli Battista e Martino, dottore in entrambi i diritti, vendono a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, il detto canone, senza pregiudizio della camera e mensa episcopale di Como. Il prezzo della vendita è di 150 lire di terzoli.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
685 mm x 390 mm, 125 righe.
Data e numerazione di E. Motta in colore viola nel verso: 1551 n° 16.

Segnatura
ASTi, Comune di Intragna 65