9 marzo 1410, Bignasco Testamento, Instrumentum testamentorum
Minetto del fu Zanino «del Orto» di Bignasco detta il suo testamento e lascia al comune di Bignasco 24 soldi di denari nuovi da distribuire sotto forma di pane di frumento e quattro libbre di formaggio estivo, garantendoli su un terreno situato nella campagna di Cavergno «in Cavargina, in Mota Cavargine et in Pratis». Egli lascia inoltre alla chiesa di S. Michele di Bignasco tre lire di denari nuovi, e dispone che al figlio Bernardo spettino, al momento della divisione dei beni con l'altro figlio Zano, 40 lire di denari nuovi in cambio della dote data dallo stesso Minetto a Mattea, figlia di Zano e moglie di Guglielmo di Alessio di Guglielmo Ghisla di Bignasco. Nomina infine eredi universali i figli Zano e Bernardo.
590 mm x 345 mm, 46 righe. Una lacerazione verticale centrale ricucita precedentemente la stesura del documento e alcuni fori di piccole dimensioni, uno dei quali, situato lungo il bordo inferiore, presenta un piccolo filo di cuoio annodato.