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8 gennaio 1490, Bellinzona
Vendita, Instrumentum venditionis

Giovanni del fu Andrea Muggiasca, abitante a Bellinzona, vende ai fratelli Minetto e Tognio, figli del fu Antonio «de Mineto», abitante a Carasso, agente a nome proprio e del fratello Giovanni e di altri tre fratelli, il sedime di una casa con «stazona carrata», camera, cantina e «spazacha et aliis solariis» con il tetto in piode con davanti un portico, nonché con un cortile e un sasso verso nord e dal sasso «usque ad murum fortalizie versus sero», nella contrada di Porta Nuova «seu de Seuxa» del borgo di Bellinzona. Il prezzo della vendita di 223 ducati d'oro è stabilito in una convenzione del 27 maggio 1489 e viene retribuito in 60 ducati d'oro, 22 ducati d'oro versati da Minoto e dai fratelli, con il consenso del venditore Giovanni, al prete Albino di Giubiasco e ai procuratori del comine di Giubiasco e Val Morobbia, agenti della cappella di S. Andrea e Albino nella chiesa di S. Maria a Giubiasco per un debito che Giovanni aveva con la cappella e i procuratori come contenuto in una ricevuta del 30 maggio 1489, 20 ducati d'oro con ricevuta del 29 agosto 1489, un formaggio del valore di 1 ducato d'oro e 120 ducati d'oro, di cui 22 ducati d'oro restituiti da Giovanni a Giacomo Zopi Bonzanigo per un debito.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1290 mm x 410 mm, 109 righe.
Il documento è costituito da tre membrane cucite assieme con fili di canapa.

Segnatura
ASTi, Famiglia Antognini 30