Contenuto

Cerca la parola/frase esatta

Considera maiuscole e minuscole

Data

dal
al

Località

Segnatura



Scheda del documento

14 dicembre 1506, Cevio
Sentenza, Instrumentum sententie

Antonio di Pietro Baldessari di Bignasco, luogotenente del podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara Ambrogio Rusca, pronuncia la propria sentenza nella lite tra Giacomo Giacometti «Saltis» di Cavergno e i fratelli Giacomo e Antonio del fu Guglielmo Giacometti, suoi nipoti, da una parte, e il comune di Bignasco, dall'altra, in merito al godimento di alcuni diritti rivendicati dai Giacometti nel territorio di Bignasco «ultra Aquam», «in Grussa», «de Bienchis» e «ad Tigelum». Il luogotenente sentenzia che i vicini potranno istituire dei campari sopra tutto il territorio comunale, e che questi potranno condannare i Giacometti qualora li sorprendessero a pascolare o a recare danno ai detti luoghi.

Immagine del documento non disponibile

Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1290 mm x 385 mm, 138 righe.
Il documento è costituito da tre membrane cucite insieme con filo di canapa e presenta un foro di medie dimensioni risalente alla lavorazione della pelle nella membrana centrale e uno più piccolo nella prima, nonché un lungo taglio, pure cucito, nell'angolo inferiore sinistro; un foro di medie dimensioni nella prima membrana, dovuto a rosicatura, altri fori e lacerazioni di lieve entità, soprattutto lungo i bordi. La presente sentenza (righe 1-9, 28-50 e 89-138) contiene anche il precetto del 9 giugno 1506 (righe 9-28) e la deposizione giurata del 7 dicembre 1506 (righe 51-89).

Segnatura
ASTi, Pergamene, Patriziato di Bignasco 92
Inserti