14 dicembre 1528, Bignasco Arbitrato, Instrumentum pactorum
Nella lite tra il comune di Bignasco, rappresentato dal console Zane del Ponte, da Giacomo del fu Antonio Vicari del fu Pietro Baldessari e da Zano del fu Guglielmo di Zano Antonietti, deputati dal comune a redigere l'estimo di tutti i beni immobili situati nel territorio di Bignasco e nelle sue vicinanze, da una parte, e Guglielmone del fu Lanfranco Arizzi di Brontallo, dall'altra, il quale possiede alcuni beni situati in detto territorio «ad Sachetam subtus stratam», «ad Pianellum», «in Laregio» e «ad Curtum Coste», le parti giungono ad un accordo amichevole. Guglielmone pagherà al comune di Bignasco ogni anno una taglia di tre denari su tali beni; da parte sua il comune non pretenderà altre taglie oltre a quella stabilita.