12 gennaio 1540, Bignasco Locazione, Instrumentum investiture seu locationis
L'assemblea dei vicini di Bignasco, riunita per ordine del console Zanne del fu Guglielmo del fu Zanne Antognetti, investe a titolo di locazione novennale rinnovabile a volontà delle parti, Giovanni Giacomo del fu Bernardino Rossallini di Locarno del diritto di tagliare legna nei boschi situati nel territorio di Bignasco, ad eccezione dei boschi sottoposti a «faura» che i vicini riservano per sé. In virtù della locazione il conduttore rimette un debito di 300 lire di terzoli. Le parti stipulano inoltre alcuni patti che regolano lo sfruttamento dei boschi locati. I fratelli Zanne e Giacomo del fu Cristoforo Calgari, Guglielmolo del fu Bugnasco Calgari e i fratelli Simone e Cristoforo del fu Giacomo Simonini, vicini di Bignasco, si oppongono all'investitura in oggetto perché pregiudica la loro intenzione di tagliare il bosco in questione e venderne la legna a certi mercanti.