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Scheda del documento

14 novembre 1541, Cevio
Rinuncia e ricevuta, Instrumentum finis et confessionis

Zane del fu Giovanni Ricti di Bignasco rinuncia nelle mani del notaio Antonio Alberti, che agisce a nome del comune di Bignasco, ad ogni sua pretesa verso il detto comune a causa di una sentenza pronunciata in suo favore per una proprietà chiamata la Spada, da lui stesso venduta a Giacomo del fu Antonio Paroli di Cavergno. Il detto Zane confessa di avere ricevuto dal comune di Bignasco otto scudi d'oro, compresi tre scudi assegnati a Zane del Ponte e due al notaio rogatario per le spese.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
485 mm x 140 mm, 69 righe.


Segnatura
ASTi, Pergamene, Patriziato di Bignasco 128