12 aprile 1518, Cevio Rinuncia, Instrumentum finis et remissionis
Antonio di Giovanni Tognetti di Menzonio e Giovanni Zanetti detto Zanello di Menzonio e Guglielmone di Lanfranco «Arizii» di Brontallo, rispettivamente console e rappresentanti del comune di Brontallo e Menzonio, rinunciano nelle mani del console di Cavergno Antonio «Peroli» e del vicino Bernardo Franzi, che stipulano a nome dello stesso comune, a ogni pretesa concernente la somma di 20 ducati e un fiorino di Milano che Cavergno era stata condannata a versare ai primi in seguito ad una sentenza di Francesco «de la Ecclesia», già commissario di Vallemaggia, e ad una successiva sentenza del commissario Heinrich Bläsi. Essi rinunciano inoltre a ogni pretesa relativa al versamento di quattro scudi per le spese processuali e dichiarano di ricevere, a tacitazione di ogni pretesa, 201 lire di terzoli e quattro scudi d'oro.