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18 gennaio 1519, Cavergno
Testamento, Instrumentum codicillorum et legati

Elena del fu Giovannolo Palanzoti di Cavergno, vedova di Giacomo del fu Antonio di Zane Antoni di Bignasco, abitante a Cavergno, detta il proprio testamento. La testatrice ordina alla figlia Margherita e a suo marito Michele di dare al comune di Cavergno dieci soldi di terzoli di pane dalla vigilia del prossimo Natale, e dopo la sua morte 20 soldi di terzoli che il comune distribuirà sotto forma di pane ai vicini di Cavergno. Per garantire i legati la detta testatrice impegna due terreni situati a Cavergno «ad Mondatam ubi dicitur ad Alnedatium» e «subtus Canevalle illorum Iacmini de la Fontana de Cavergno». Qualora i suoi eredi non volessero tenere questi terreni, il comune potrà metterli all'incanto devolvendo il ricavato per le dette elemosine.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
450 mm x 350 mm, 52 righe.
Un piccolo foro nell'angolo superiore sinistro.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Comune di Cavergno 37