7 marzo 1536, Cevio Sentenza, Instrumentum sententie
Rudolf Mad di Glarona, podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara, pronuncia la propria sentenza nella causa tra il comune di Cavergno, da una parte, e Guglielmo del fu Giovanni Antonio di Giacomo Giacometti di Cavergno, abitante a Bignasco, dall'altra, per la strada situata nel territorio di Cavergno che va in valle Bavona «ad Faedum ubi dicitur ad Stratam Foyoye». Dopo avere dichiarato che essa è una strada pubblica, egli concede al vicino di Cavergno la facoltà di «facere unam portegiam inferiorem in ipsa carali». In caso di danni alla proprietà, egli potrà riscuotere le ammende previste dagli statuti. Alla lettura della sentenza il vicino dichiara di volersi appellare al tribunale degli ambasciatori confederati.