Scheda del documento
Vendita, Instrumentum venditionis
Antonio del fu Giacomo «de Albertollo» di Cimo detto «Buxatus» e i suoi nipoti Giovanni Antonio e Michele del fu Domenico, vendono ad Aloisio del fu Giovanni Rusca di Como, dimorante a Lugano, un complesso di beni situato nel territorio di Cimo e di Agno, al prezzo di 70 fiorini. Le parti si impegnano a non cedere i diritti della mensa episcopale di Como. La vendita avviene a saldo di vari debiti contratti dai venditori, in particolare per arretrati dei canoni d'affitto di 187 lire e 14 soldi di terzoli gravanti su beni situati nel territorio di Cimo e di Agno appartenenti al detto Giovanni Rusca di Como del fu Franzino, venduti il 26 luglio 1511 dai fratelli Domenico e Antonio del fu Giacomo «de Albertollo» di Cimo al detto Giovanni Rusca, riservati i diritti della mensa vescovile, al prezzo di 500 lire di terzoli ed in seguito locati agli stessi fratelli, nonché a saldo del debito di 40 fiorini per alcuni animali dati a soccida da Aloisio ai detti fratelli.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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910 mm x 410 mm, 117 righe.
L'atto è costituito da due membrane cucite insieme. Rosicature lungo tutto il margine sinistro e un foro di medie dimensioni risalente alla lavorazione della pelle. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Poggi 69
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