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26 marzo 1465, Lugano
Elezione di procuratori, Instrumentum missi et procure

Davanti ad Andrea «de <...>raris», vicario di Lugano e Valle e «Ripperie», i fratelli Andreola del fu Protasio detto Bariffo Mantegazzi di Lugano, vedova di Antonio del fu Pietro Camuzzi di Colla, e Bertramino, abitante a Massagno, curatori generali dei minorenni Michele, Pietro, Donato e Bernardino, figli di detta Andriola ed eredi del padre Antonio nonché di Giovanni Camuzzi, fratello di detto Antonio, costituiscono procuratori dei detti fratelli minorenni per sei anni Tommasino del fu Giorgio «de Ronchale» di Meride che «in partibus remotis» è chiamato mastro Tommaso di Como, e Gasparino del fu Giorgio «de Supra» di Meride, che «in partibus remotis» è chiamato mastro Gasparino di Como, incaricandoli di recuperare i beni appartenenti ad Antonio e Giovanni Camuzzi «in terra seu castro de Frili (?)» nel comitato e distretto di Foligno, e nella città di Foligno, località nelle quali i due sono rispettivamente morti, in particolare la somma di 18 ducati d'oro depositata in un banco di detta città.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
530 mm x 420 mm, 95 righe.
Fori, strappi, macchie e sbiaditure di varie dimensioni, in particolare nelle pieghe operate per riutilizzare la pergamena come copertina delle imbreviature del notaio Antonio Fossati di Meride.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Mendrisiotto 13