2 agosto 1477, Bellinzona Vendita, Instrumentum venditionis
Pietro, figlio ed erede del fu Marcolo «de la Zotta», nel territorio di Bellinzona, di età compresa fra i 20 e i 25 anni, con il consenso dello zio Antonio «de la Zotta», suo curatore, vende a Giacomo del fu Pietro Magoria, abitante a Bellinzona, un campo arativo e vignato, situato nella località «de la Zotta et ubi dicitur in la Zotta», sul quale il detto Antonio versa un canone annuo di tre congi di vino bianco e una gallina. Il prezzo della vendita è di 134 lire di terzoli. La vendita avviene a soluzione di un debito di 84 lire di terzoli che il detto Marcolo aveva contratto con Pietro Magoria, e di altri debiti contratti con altre persone e ammontanti a 50 lire di terzoli. La vendita avviene alla presenza e con il consenso di Bartolomeo Castiglioni, commissario ducale e podestà di Bellinzona.
1250 mm x 195 mm, 130 righe. L'atto è costituito da due membrane cucite insieme. Due piccoli fori. Prima del restauro, alla pergamena erano allegati due foglietti di carta con annotazioni del secolo XVII, ora conservati assieme alla pergamena.