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22 dicembre 1507, Bellinzona
Rinuncia e vendita, Instrumentum renuntiationis, finis et venditionis

Giovanni Pietro, agente anche a nome dei fratelli Galeazzo e Giovanni Antonio del fu Lancillotto Molo di Bellinzona, rinuncia nelle mani dei coniugi Bernardino di Giovanni Molo di Bellinzona ed Elisabetta, figlia ed erede universale di Giacomo Magoria di Bellinzona, ad ogni diritto su alcuni terreni con edifici ed altri beni situati nel territorio di S. Antonino «in Pedragnia» e «ad Curtem de Ri subtus Coperam supra Viganam», che il detto Lancillotto del fu Giovanni Galeazzo Molo aveva venduto a Giacomo Magoria di Bellinzona al prezzo di 1400 lire di terzoli il 12 febbraio 1488, ottenendo poi dal detto Giacomo la concessione di riacquistare tali beni al medesimo prezzo. Giovanni Pietro dichiara di avere ricevuto per tale rinuncia 208 lire di terzoli. (Cfr. ASTi, Pergamene, Pometta 161 e 164).

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature (1577 dicembre 19)
Lat.
Caratteristiche esteriori
650 mm x 370 mm, 88 righe.
Alcuni piccolissimi fori dovuti a guasti e un foro di medie dimensioni risalente alla lavorazione della pelle.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 216