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19 marzo 1549, Arogno
Arbitrato, Instrumentum arbitramentorum

Giovanni Fontana di Uri, scriba dei signori svizzeri di Lugano e Valle, e Bernardino Giovio del fu Giovanni Antonio di Lugano, causidico di Lugano, arbitri designati dalle parti, sono chiamati a risolvere la lite tra Antonio del fu Domenico «del Deo» di Vallemaggia, abitante a Devoggio, nel comune di Arogno, da una parte, e Battista del fu Gabriele «de Porris de la Romera» e suo nipote Tono del fu Bernardo, entrambi di Bissone, dall'altra, relativa al pagamento della decima per i beni che il detto Antonio possiede ad Arogno. Gli arbitri ordinano al detto Antonio di pagare ai «de Porris» la decima gravante sui beni situati nel territorio di Arogno; per i beni situati invece «a valle Porza ultra versus Maroziam» egli dovrà corrispondere a titolo di decima due scudi d'oro annui per i prossimi nove anni, e in seguito sarà tenuto a pagare quanto stabilito in una convenzione rogata da Bernardino Giovio.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
435 mm x 285 mm, 56 righe.
Fori di piccole e medie dimensioni lungo le pieghe.

Segnatura
ASTi, Comune di Arogno 16
Regesto
Martinola, Pergamene ticinesi, p. 317; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 29.