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Scheda del documento

13 marzo 1419, Bellinzona
Rinunzia, Instrumentum renuntiationis

Il comune di Bellinzona, rappresentato dai procuratori Antonio Molo di Bellinzona del fu Paolo e Protasio di Pietro di Carate abitante a Bellinzona, da una parte, e i massari dell'alpe di Arbino di mezzo e di sotto, situato nel territorio di Bellinzona, ossia i fratelli Giacomo e Pietro del fu Zanino «Redi» del fu Giacomolo Bregnoni di Daro, per un quarto, Zanolo di Prada del fu Alberto, per un altro quarto, i fratelli Antonio e Ambrogio del fu Lanfranco di Prada del fu Albertino, per un altro quarto, e i fratelli Bernardo, Giorgio, Pietro e Antonio del fu Maffeo di Prada, i loro nipoti Leone e Stefano del fu Domenico e Guglielmo detto «Lia» di Prada del fu Zanino del fu Petrino, per il restante quarto, dall'altra parte, rinunciano vicendevolmente all'investitura del detto alpe.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1770 mm x 335 mm, 222 righe.
Il documento è costituito da tre membrane cucite insieme, che riportano tre atti del medesimo giorno relativi all'alpe di Arbino: una rinuncia, una locazione e una vendita. Strappo ricucito di circa 25 mm nel bordo superiore della prima membrana, alcuni piccoli fori e tracce di filo di canapa nel bordo inferiore della terza membrana.

Segnatura
Archivio Comunale Bellinzona 11 (v.n. A. IV/19)