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3 gennaio 1504, Aurigeno
Vendita, Instrumentum venditionis

Davanti a «Perhino Christoforo» (?) di Someo, luogotenente del podestà di Vallemaggia e Lavizzara Ambrogio Rusca, Elena del fu Bernardo «de la Gana», vedova di Bernardino Panzera Franzoni di Cevio nonché tutrice e curatrice dei figli Battista e Panzera, insieme allo stesso figlio Battista, di età superiore ai quattordici anni, e col consenso di Giovanni Antonio, fratello del defunto Bernardino, vende a Giovanni «de la Gana» di Aurigeno, suo fratello, un appezzamento tenuto a prato e selva con una stalla coperta in piode, situato nel territorio di Aurigeno «in Dontio ad Torbam», tre piante di castagno contigue allo stesso terreno, un prato con un castagno situato nelle vicinanze dove si dice «ad Possas de la Torba» e un appezzamento a gerbido e bosco «ad Prodorium de la Forcula». I venditori dichiarano di avere ricevuto quale prezzo 264 lire di terzoli; tale somma è destinata ad estinguere i debiti contratti a suo tempo dal detto Bernardino, marito di Elena e padre di Battista, nei confronti di Filippo, padre del notaio rogatario, come risulta da un istrumento del 14 aprile 1502.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
715 mm x 500 mm, 64 righe.
Tre fori di piccole dimensioni risalenti alla lavorazione della pelle.

Segnatura
Archivio Patriziale Aurigeno 62