1 aprile 1519, Bellinzona Compromesso, Instrumentum compromissi
Il prete Giovanni del fu Bartolomeo «dela Cha» di Daro, agente anche a nome dei nipoti Bartolomeo, Giovanni Antonio, Pietro, Paolo, Alberto e Donato, figli del suo defunto fratello Vincenzo, Antonio del fu Giovanni «dela Cha» di Daro e Albertino del fu Pietro «de Miis de Rossignago» nel ducato di Milano, erede del defunto Giovanni «dela Cha» di Daro, da una parte, e Antonio detto Tassotto «dela Cha» di Daro, dall'altra, nominano arbitro Giacomo Zoppo del fu Stefano Bonzanigo, abitante a Bellinzona, con l'incarico di risolvere le controversie pendenti fra loro. La durata del compromesso è fissata in un mese, con facoltà di proroga da parte dell'arbitro.
430 mm x 300 mm, 56 righe. Sei fori di piccole e piccolissime dimensioni risalenti alla lavorazione della pelle, diverse rosicature, in particolare lungo il bordo sinistro.