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27 febbraio 1493, Someo
Rinunzia e vendita, Instrumentum finis et venditionis

Le sorelle Simona e Giacomina del fu Domenico «olim Piezii de Passerdis» di Someo, che professano di vivere secondo la legge romana e che agiscono, per quanto concerne la prima, con il consenso del marito Giacomo figlio di Perino «Christofori» di Someo e del suocero, nonché lo stesso Perino, che agisce a nome proprio e degli altri eredi del detto Domenico «de Passerdis», vendono i rispettivi diritti di pascolo sull'alpe «de Spluga Somadina», situato nella Valle di Giumaglio in territorio di Someo, a Piezzo, agente a nome del padre Giovanni «Ceri» di Giumaglio (per il carico di 83 bestie minute); ai fratelli Pietro, Giacomo e Antonio del fu Guglielmetto <...>, agenti anche a nome dei loro fratelli (per 58 bestie), a Bernardo del fu Zane «Eusobii» (per 57 bestie), a Giacomo del fu Zane «Flore», agente anche a nome del fratello Giovannino e di Bernardo del fu Giovanni «Flore» (per 92 bestie) nonché al notaio rogatario Bernardo Franzoni, agente a nome di Pietro «Maffey» (per 16 bestie), di Zane del fu Pietro «Zaneti» (per 25 bestie), di Guglielmo del fu Giacomo «Gulielmoni testoris» e di Guglielmo «Iohannis testoris» (per 22 bestie). I venditori rinunciano a qualsiasi pretesa avanzata in merito nel corso di un processo celebrato in precedenza tra le parti, e si riservano il diritto di far pascolare 50 bestie minute sul detto alpe, che viene caricato «ad computum de pastoribus sex singulo anno et ad computum bestiarum centum minutarum pro singulo pastore», secondo il tenore di un arbitrato pronunciato tra le parti; rinunciano infine a qualsiasi pretesa nei confronti delle altre persone di Giumaglio menzionate nello stesso arbitrato. Gli stessi Perino «Christofori», Simona e Giacomina dichiarano di avere ricevuto per la rinuncia e per la vendita la somma complessiva di 180 lire, 16 soldi e 4 denari nuovi, versata dai singoli acquirenti secondo quote calcolate «ad rationem et computum librarum viginti octo et soldorum octo denariorum novorum pro singulo pastore alpis, seu ad computum denariorum triginta quatuor pro singula bestia minuta», e comprendente 9 lire di denari nuovi sborsati da Bernardo «Eusobii» e un ducato sborsato da Giacomo «de la Flora».

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
470 mm x 580 mm, 56 righe.
Pergamena indurita e con estese anneriture, priva di un lembo nella parte inferiore a causa di uno strappo. Diverse rosicature, di cui una di grandi dimensioni al centro, e lacerazioni lungo i bordi.

Segnatura
Archivio Parrocchiale Giumaglio 2