Repubblica e Cantone Ticino

Nella lite tra il prete Giacomo «de Quadrio», beneficiato della chiesa di S. Ambrogio di Ponte Capriasca, da una parte, e il nobile Andrea «de Quadrio» di Como del fu Marco, dall'altra, in merito alla decima dei prodotti di Ponte Capriasca, il primo, tramite Antonio «de Bubio» e il prete Pietro «de Carchano», suoi procuratori, aveva citato in giudizio il secondo presso Guglielmo vescovo di Oloron, dottore in entrambi i diritti e uditore delle cause del sacro palazzo apostolico. Ora il suddetto prete Giacomo dichiara di rinunciare alla causa, revoca tutte le procure precedentemente rilasciate e nomina suoi procuratori gli stessi Antonio «de Bubio» e il prete Pietro «de Carchano» assieme a Giovanni «de Castiono», canonico della chiesa maggiore di Como, Pietro «de Bontate» e Michele «de Lambertengis», con l'incarico di fare tutto il necessario affinché la causa sia ritirata.