18 aprile 1526, Sornico Domande giudiziali, Petitio et responsio
Davanti a Kaspar Imhof di Uri, podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara, Pietro Roma di Prato e Giacomo del fu Andreolo di Sornico, caneparo della comunità di Lavizzara, entrambi agenti a nome della chiesa di S. Martino di Sornico, chiedono che il comune di Fusio sia obbligato a contribuire insieme agli altri comuni della valle alle spese sostenute per la sistemazione e la chiusura dell'orto presso la casa della detta chiesa. Borgo di Fusio, console e agente a nome del comune di Fusio, e il suo procuratore Cristoforo di Zane del Ponte chiedono dal canto loro di respingere tale richiesta, poiché essa non riguarda le necessità della chiesa ma quelle del sacerdote, per le quali il comune di Fusio non è tenuto ad alcun contributo, secondo il tenore di una convenzione stipulata il 5 giugno 1521.