I rettori dell'ospedale grande di S. Maria della Campagna di Piacenza e frate Teoderico, agente a nome del convento di S. Maria del Carmelo di Piacenza, in veste di eredi dei beni immobili situati nella terra di Lamone lasciati da Elisabetta «de Arcellis» della Rocca nel suo testamento del 13 novembre 1514 e confermati ai detti enti da una sentenza degli ambasciatori dei XII cantoni nel 1529, vendono a Giovanni Pietro Rossino del fu Michele di Lugano, agente a nome di Bartolomeo del fu Francesco Laghi, capitano di fanteria, il censo annuo di 409 lire imperiali pagato dal comune di Lamone sui detti beni immobili. Il prezzo della vendita è di 1200 scudi d'oro del sole.
(Cfr. ASTi, Pergamene, Brentani Lugano e Valle 1-3).