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20 ottobre 1299, Comprovasco (Leontica)
Ricevuta, Carta confessionis
Oliva del fu Alberto «de Egeno» di Altaniga, vedova di Zane «Prodini» di Prugiasco e i fratelli Guglielmo, Giovanni e Domenico, figli del detto Zane, dichiarano di avere ricevuto da Martino del fu Alberto «Albi de Egeno» di Altaniga 25 lire di denari nuovi di terzoli a pagamento della dote e del «maridotium» di detta Oliva.
6 settembre 1321, Leontica
Promessa, Carta obligationis et promissionis et securitatis
Sei vicini di Comprovasco e Leontica (Albrigo del fu Simone di Torre di Comprovasco, Comprovasco del fu Martino «de Bozoro» di Alteniga, Martino «de Biancho» di Alteniga, Breno del fu Giovanni «de Gixlacia», Guglielmo «de Gixllora de Zornencho», Minetto «de Batisacho de Zornencho»), agenti a nome della vicinanza, si impegnano ad osservare i precetti e le sentenze che l'avogadro e rettore della comunità di Val Blenio Gruone Orelli, con il consiglio dei sapienti e dei giurisperiti, emetterà in una procedura conforme al diritto entro il prossimo primo di gennaio, nella causa in corso contro la vicinanza di Corzoneso per i pascoli situati «super Riacium» fino al culmine della montagna. Essi promettono, in caso di inosservanza, di pagare la pena di 200 lire di denari di terzoli nuovi. A garanzia dell'impegno assunto i sei vicini nominano fideiussore Marco del fu Giovanni di Marco di Leontica.
6 settembre 1321, Leontica
Promessa, Carta promissionis et obligationis et securitatis
L'assemblea dei vicini di Leontica e Comprovasco si impegna a risarcire i vicini Albrigo del fu Simone di Comprovasco, Comprovasco «de Bozoro» di Alteniga, Martino «de Blancho» di Alteniga, Breno di Giovanni «de Gixlacia», Minetto «de Batisacho», Guglielmo «de Gixlora de Zornencho» e Marco di Giovanni di Marco di Leontica, del danno che potrebbe loro derivare dalla promessa fatta da questi ultimi a nome della vicinanza lo stesso giorno all'avogadro e rettore della comunità di Val Blenio Gruone Orelli nella causa contro Corzoneso per i pascoli «de Riacio». Guglielmino detto Minetto di Elena di Leontica si costituisce fideiussore a garanzia dell'impegno assunto.
11 gennaio 1349, Leontica
Elezione di procuratori alle liti, Carta procurationis et sindicatus
L'assemblea dei vicini di Leontica e Comprovasco, covocata dai saltari per ordine dei rispettivi consoli Taddeo del fu Giroldo e Albrigo del fu Simone, nomina il prete Giovanni «de Battisacho», canonico della chiesa di S. Giorgio «in Palatio», Giacomino «Usbergerium», Antonolo «Guerstablava», Martino del fu Martino di Como e il console di Leontica Taddeo, quali procuratori alle liti, in particolare nella causa d'appello tra la detta vicinanza e il comune di Corzoneso in corso davanti ai canonici ordinari della Chiesa di Milano.
28 gennaio 1349, Leontica
Elezioni di procuratore alle liti, Carta
L'assemblea dei vicini di Corzoneso e di Scaradra, convocata dai saltari su istanza del console Ughetto del fu Zanaccio Zamboni di Corzoneso, nomina il detto console procuratore alle liti affinché elegga in qualità di arbitri il prete Giovanni «de Batisacho», canonico della chiesa di S. Giorgio «in Palatio» di Milano, e Guglielmuzzo del fu Martino di Guglielmolo di Cumiasca, per la definizione della lite tra la stessa vicinanza e quella di Leontica e di Comprovasco. L'assemblea dei vicini di Leontica e di Comprovasco, convocata dai saltari per ordine dei consoli Taddeo del fu Giroldo di Leontica e Albrigo del fu Simone di Comprovasco, nomina il console Taddeo procuratore alle liti affinché elegga i già detti arbitri per la definizione della lite tra la stessa vicinanza e quella di Corzoneso e di Scaradra.
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