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31 agosto 1376, Golino
Cessione a titolo di vendita, Instrumentum iuriscessi
Comino «de Feraria» del fu Zane di Losone, erede della defunta moglie [Bertina], figlia di Domenico «Ferri» di Intragna, per metà, e Domenico detto «Feretus» del fu Giacomolo «de Corbelus» di Losone, figlio ed erede di [Elena] moglie di detto Giacomolo e figlia di Domenico «Ferri», per l'altra metà, cedono a titolo di vendita ai vicini di Intragna e Golino tutti gli utili e il possesso di diversi terreni nel territorio di Golino, dei quali il defunto Domenico «Ferri» di Intragna era stato investito a titolo di eredità dai defunti Maffiolo, Albertolo, Giacomo e Zanolo «de Muralto», figli del fu Gaffo «de Muralto» di Locarno, di un fitto di 30 soldi di denari e 8 libre di formaggio «stadengi» dell'alpe, da consegnare ogni anno per la festa di s. Martino e gravanti su detti terreni, come contenuto in una locazione del 8 febbraio 1347, e per i quali i procuratori del comune di Intragna e Golino sono tenuti a consegnare detto fitto per s. Martino a Zanolo, erede dei detti fratelli «de Muralto» (v. ASTi, Comune di Intragna 14). Comino e Domenico dichiarano di avere ricevuto dai detti procuratori 100 lire di denari nuovi.
7 dicembre 1384, Golino
Testamento, Instrumentum testamenti
Augusto del fu Guglielmo «de Pasquerio» di Gordevio in Vallemaggia, abitante a Golino, detta il suo testamento. Annulla il testamento della defunta moglie Sabina del 1372 e stabilisce cher gli eredi paghino ogni anno per 25 anni 2 staia di mistura (segale e miglio per metà) in pane, 10 libbre di formaggio e 3 staia di vino ai poveri della chiesa di s. Giorgio di Golino, nella prima domenica di luglio. Ordina che vengano celetrati ogni anno due annovali per l'anima del testatore e della defunta moglie. Infine nomina eredi universali i fratelli Zanino e Bertram, abiatici del testatore e figli del defunto Domenico del fu Betramo «de la Silva» di Golino e della defunta Elena «olim filie dicti testatoris».
8 settembre 1389, <Ascona>
Concessione di indulgenze
Beltramo da Brossano, vescovo di Como, concede indulgenze ai visitatori della chiesa di S. Giorgio di Golino. (Frammento).
8 settembre 1389, Ascona
Concessione
Beltramo da Brossano, vescovo di Como, concede che l'elemosina della chiesa di S. Giorgio di Golino venga distribuita in pane la prima domenica di luglio.
26 febbraio <13>95, Losone
Vendita, Carta venditionis
Loterio «de Muralto» del fu Zaneti «de Muralto» di Locarno, agente a nome proprio e di <...> «de Muralto», vende a Giacomino «de Tempo» di Intragna, del fu <..., e Albertolo «de Horo», agenti a nome> del comune di Intragna e Golino, un canone di 30 <soldi di denari e 8 libre di formaggio «stadengi» dell'alpe>, consegnato un tempo dal defunto Domenico di Amedeo <«Ferri» di Intragna> ai defunti fratelli Albertolo, Maffiolo, Zanolo e Giacomo «de Muralto», figli del fu Gaffo «de Muralto» di Locarno, e gravante su diversi terreni nel territorio di Golino, come contenuto in una locazione dell'8 febbraio 134[7]. Il prezzo della vendita è di 46 lire di denari nuovi.
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