Repubblica e Cantone Ticino

Giovanni del fu Zani «Tempi» di Intragna, abitante a Golino, e Zanone <del fu> Guglielmo «de Curte Brunono» di Intragna, procuratori del comune di Intragna e Golino, investono a titolo di eredità Guglielmo figlio emancipato di Zane detto «Grate» di Verdasio, abitante a Intragna, di diversi terreni nel territorio di Intragna, al canone annuo di 2 staia di biada (segale e miglio per metà), 2 staia di vino, 1 staio di castagne verdi e passate, alla misura di Locarno, da consegnare per s. Martino, a condizione che il comune di Intragna e Golino faccia una casa su uno dei sedimi locati per detto Guglielmo e i suoi eredi e che possano mantenere «larem, elemoxinas et charitates».

Giovanni del fu Zani «Tempi» di Intragna, abitante a Golino, e Zanone del fu Guglielmo «de Curte Brunono» di Intragna, procuratori del comune di Intragna e Golino, investono a titolo di eredità Guglielmo figlio emancipato di Zane detto «Grate» di Verdasio, abitante a Intragna, di diversi terreni nel territorio di Intragna, al canone annuo di 2 staia di biada (segale e miglio per metà), 2 staia di vino, 1 staio di castagne verdi e passate, alla misura di Locarno, da consegnare per s. Martino, a condizione che il comune di Intragna e Golino faccia una casa su uno dei sedimi locati per detto Guglielmo e i suoi eredi e che possano mantenere «larem, elemoxinas et charitates».

Un certo Antonio rinuncia nelle mani di un certo Giorgio a ogni pretesa sui beni mobili e immobili paterni e materni. (Frammento)

Pietro del fu Guglielmo detto «Giovanni» di Verdasio, erede «in solidum» di Romerio «Tempi» di Intragna, vende a Giacomo del fu Ardizio «olim Iacobi» di Borgnone e Antonio del fu Zannone «de Curte Brunono» di Intragna, entrambi abitanti a Rasa di Centovalli, un corte prativo con tre case con tetto in piode con «camano» nel territorio Intragna «ad <Cad>olognium». Il prezzo della vendita è di 500 lire di denari nuovi.

Antonio del fu Zannone «de Curte Brunono» di Intragna, abitante a Rasa nelle Centovalli, con il consenso del fratello Giacomo, «afiedelato» (figlio adottivo) del fu Ardizio «de Codei (?)» di Rasa, da una parte, e Pietro del fu Guglielmo «Romerii de Curte Brunono (?)» di Intragna, agente a nome proprio e della madre e degli eredi di Romerio, dall'altra, procedono alla permuta di beni immobili. Il detto Antonio cede a Pietro sei terreni nel territorio di Intragna e riceve in cambio un corte prativo con tre case e un «camano» con tetto in piode e un cancello, nel territorio di Intragna «ad Cadalonium» con l'aggiunta di 55 lire di denari nuovi per il miglioramento della permuta.