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12 novembre 1464
Citazione, Citatio et proclamatio
Cristoforo Piscario, podestà di Locarno, esamina la locazione fatta dal defunto Domenico «Merchadini» di Intragna, zio paterno di Tommaso, a Guglielmo del fu Fiorino «Alegri» di Bordei di Centovalli, di un corte prativo con casa con tetto in piode e un cancello nel territorio di Pedemonte «in Horo vacharezio» al canone di 40 soldi di denari nuovi. Il podestà, su richiesta di detto Tommaso, ordina a qualsiasi «servitor» di citare un erede di Fiorino «Alegri» di Bordei di Centovalli affinché compaia davanti a lui tra tre giorni (15 novembre) per giungere a una soluzione con detto Tommaso in merito al fitto di 6 lire di terzoli al computo di 40 soldi di denari nuovi.
16 novembre 1464, <Locarno>
Rinuncia e ricevuta, Instrumentum renuntiationis, repudiationis, finis, liberationis et confessionis
Davanti a Cristoforo Piscario, dottore in entrambi i diritti, podestà della comunità di Locarno e Ascona, su richiesta di Tommaso del fu Alberto «Merchadini» di Intragna erede di Domenico «Merchadini», compaiono le sorelle Giacoma e Margherita, figlie del fu Zane ed eredi di Fiorino «Alegri» di Bordei di Centovalli, in seguito alla citazione del 12 novembre 1464, relativa ai canoni scaduti da tre anni, gravanti su un corte prativo con casa e cancello nel territorio di Pedemonte «in Horo Vacharezio», locato dal defunto Domenico «Merchadini» di Intragna a Guglielmo del fu Fiorino «Alegri» di Bordei di Centovalli al canone annuo di 40 soldi di denari nuovi, come contenuto in una locazione del 15 giugno 1396. Le dette sorelle, davanti al podestà di Locarno, avevano dichiarato di aver rinunciato a detta locazione, come contenuto in uno strumento di rinuncia. Ora le sorelle Giacoma e Margherita rinunciano nelle mani di detto Tommaso e dell'abiatico Giovanni del fu Laffranco «olim Martini de Frascho de Verzascha» abitante a Intragna, agente a nome proprio e dei fratelli Martinolo, Alberto e Giacomo, ad ogni pretesa nei confronti della metà del canone di 40 soldi di denari nuovi. Tommaso e Giovanni dichiarano di avere ricevuto dalle dette sorelle 3 lire di denari nuovi a completa soluzione dei fitti scaduti.
19 dicembre 1466, Como
Mandato, Mandatum
Romano «de Ba<...>», rettore, dottore e canonico e vicario generale del vescovo di Como [Branda Castiglione], in seguito alle lamentele del comune e degli uomini di Intragna e Golino, in merito all'occultamento di diversi strumenti relativi al «monte de Occuteo, versus Pedemonte, videlicet a Rio de Caviliano intus versus sero», ordina a coloro che hanno e occultano detti strumenti di presentarli entro la terza domenica o la prossima festività alla messa solenne, se non fosse così i ribelli verranno ammoniti e verrà dichiarata una sentenza di scomunica.
11 gennaio 1467, Tegna
Deposizioni giurate, Instrumentum protestationis et constitutionis
Davanti al notaio rogatario, in esecuzione del mandato di Romano «de Ba<...>» vicario generale del vescovo di Como [Branda Castiglione] del 19 dicembre 1466, sedici testimoni di Pedemonte depongono in merito alle lamentele espresse dal comune di Intragna e Golino relativo all'occultamento di documenti riguardanti i diritti di pascolo sul «monte Uscentio» sulla strada verso Auressio.
19 luglio 1469, Golino
Locazione, Instrumentum hereditatis
La vicinanza di Onsernone, convocata su richiesta del console di detta vicinanza, investe a titolo di eredità perpetua i procuratori del comune di Intragna, Golino e Verdasio, di un appezzamento di terreno a gerbido e boschivo nel territorio di Onsernone sui monti di Vosa di Onsernone, dalla valle di Scherpia verso ovest, al canone annuo di <...> lire di terzoli da consegnare per la festa di s. Martino.
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