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26 gennaio 1551, Bellinzona
Vendita, locazione feudale e giuramento, Instrumentum venditionis et investiture feudalis ac iuramenti
Andrea del fu Pietro Barnaba Orelli di Locarno, abitante a Locarno, agente a nome suo e dei fratelli Giovanni Pietro, Giovanni Antonio, Giovanni Giacomo e Francesco, figli del fu Antonio Aloisio Orelli, suoi nipoti di Locarno, investito della decima a titolo di feudo legale dalla chiesa episcopale di Como, come contenuto in uno strumento dello stesso giorno, vende a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, 6 porzioni di tutta la decima nel territorio di Golino. Il prezzo della vendita è di 1200 lire imperiali. La vendita avviene davanti a Ottaviano «de Balbis», procuratore di Bernardino Della Croce vescovo di Como e sostituito da Paolo della Croce, fratello del vescovo e suo legittimo procuratore, i quali approvano la vendita e investono a titolo di feudo legale detto Guglielmo della decima venduta. Guglielmo giura fedeltà al vescovo Bernardino della Croce.
15 ottobre 1551, Muralto
Vendita, Instrumentum venditionis et dati
Loterio del fu Zanolo «de Muralto» di Locarno aveva investito Giovanni del fu Zane «Mondade» di Intragna, abitante a Golino, di 3 porzioni su 10 di decima nel territorio di Golino e Pedemonte, al canone di un capretto grasso da consegnare per la festa di Pasqua, come contenuto in una vendita del 13 giugno 1435. In seguito Giovanni Pietro del fu Filippo «Mondade», succeduto a detto Giovanni, aveva venduto a Daniele del fu Giovanni Pietro «de Seregnio» di Locarno le 3 porzioni di decima, locate per il detto canone. Poi i fratelli Francesco e Giovanni Pietro, figli emancipati di detto Daniele, e Ludovico del fu Achille «de Seregnio», tutore dei fratelli Giovanni Angelo e Battista del fu Daniele «de Seregnio», avevano assegnato a Guglielmo del fu Romerio «de Romerio» di Golino le 3 porzioni di decima, locate per il detto canone, al prezzo di 300 lire di terzoli e con il consenso di Giovanni «de Muralto», agente a nome suo e del prete Galeazzo, suo fratello e figli del fu Battista «olim Insermi olim domini Luterii», come contenuto in una vendita del 1 luglio 1519. In seguito il prete Galeazzo e il fratello Giovanni avevano investito detto Guglielmo delle 3 porzioni di decima, al detto canone, come contenuto nella locazione del 9 aprile 1523 (v. Intragna 49). Ora il prete Galeazzo «de Muralto» di Locarno e i fratelli Giovanni Maria, Antonio Maria e Roberto, figli del fu Giovanni «de Muralto», agenti a nome proprio e a nome dei loro fratelli Battista e Martino, dottore in entrambi i diritti, vendono a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, il detto canone, senza pregiudizio della camera e mensa episcopale di Como. Il prezzo della vendita è di 150 lire di terzoli.
15 ottobre 1551, Locarno
Vendita, Instrumentum venditionis et dati
Francesco del fu Taddeolo Orelli di Locarno aveva investito Giovanni del fu Franzino «quondam Martinelle de Casgnolis» di Intragna, Bernarda del fu Madio «quondam Martinelle de Casgnolis», moglie di Antonio del fu Bertramo «Tempini» di Intragna, Agnese del fu Giacomo «quondam Martinelle» e il marito Guglielmo del fu Giacomo «Alberti» di Borgnone di Centovalli, abitante a Golino, agenti a nome proprio e di Martino del fu Iorio «quondam Martinelle» e di detto Antonio, di metà decima «leguminum, castanearum, rapparum, lini, canapi et bestiolorum cuiuslibet maneriey» nel territorio di Intragna e Golino, al canone di un capretto, da consegnare alle calende di maggio (1 maggio), e 12 grossi di Milano, da consegnare per s. Martino, come contenuto in una locazione del 22 novembre 1463. In seguito Alberto «Fantini» del fu Guglielmo «olim Iacobi olim Alberti» di Borgnone, abitante a Golino, erede per la terza parte di detto canone, aveva venduto a Guglielmo del fu Romerio «de Romerii» di Golino la terza parte di metà decima, locata per un affitto annuo di 1 capretto ogni 3 anni e 4 grossi di Milano, da versare agli eredi di Francesco Orelli. Ora Gerolamo del fu Zonfredo «olim Francisci quondam domini Thadeoli de Orello» vende a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, la terza parte del canone di 1 capretto e 12 grossi di Milano, locato per un affitto annuo di un capretto ogni 3 anni e 4 grossi di Milano ogni anno, senza il pregiudizio della camera episcopale di Como. Il prezzo della vendita è di 134 lire di terzoli.
16 gennaio 1552, Locarno
Vendita, Instrumentum venditionis et dati
Il prete Galeazzo «Muraltus» di Locarno del fu Battista e i fratelli Giovanni Maria, Antonio Maria e Roberto, figli del fu Giovanni «olim Baptiste de Muralto», agenti a nome proprio e a nome dei loro fratelli Battista e Martino, dottore in entrambi i diritti, avevano venduto a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, 3 porzioni di decima nel territorio di Golino e Pedemonte, al canone di un capretto al prezzo di150 lire di terzoli, come contenuto nella vendita del 15 ottobre 1551 (v. Intragna 65). In seguito Gerolamo del fu Zonfredo Orelli di Locarno aveva venduto a Guglielmo del fu Giovanni «Panosini», procuratore del comune di Golino e Intragna, la terza parte del canone di un capretto e 12 grossi di Milano, gravante su metà decima nel territorio di Golino e Intragna, che Guglielmo aveva acquisito da Alberto Fantini e Agnese, al prezzo di 134 lire di terzoli, come contenuto nella vendita del 15 ottobre 1551 (v. Intragna 66). Inoltre Guglielmo, procuratore del comune, aveva investito e riconosciuto a titolo di feudo legale nelle mani di Paolo della Croce procuratore della camera episcopale di Como detta decima e l'acquisto dei fratelli «de Muralto» e di Gerolamo Orelli, come contenuto nello strumento del 14 novembre 1551. Ora Pietro del fu Guglielmo «Romerii» di Golino, agente a nome suo e dei suoi fratelli Romerio, Zane e Giovanni, vende a Guglielmo del fu Giovanni «Panosini» di Golino, console e procuratore del comune di Golino e Intragna, ogni diritto e miglioria sulle 3 porzioni di decima Golino, Intragna e Pedemonte, che il prete Galeazzo «de Muralto» e i suoi fratelli avevano venduto a detto Guglielmo «Panosii», come contenuto nella vendita del 15 ottobre 1551 (v. Intragna 65), le 3 porzioni di decima di Golino e Pedemonte che i fratelli «de Muralto» avevano investito a titolo di eredità a Guglielmo «Romerii», come contenuto nella locazione del 9 aprile 1523 (v. Intragna 49), e infine ogni diritto e miglioria su un terzo di metà decima di Golino e Intragna e un terzo di detta decima che Guglielmo «Romerii» aveva acquisto da Alberto e Agnese, e derivante da una vendita del 22 novembre 1463. Il prezzo della vendita è di 1600 lire di terzoli.
10 marzo 1553, Locarno
Vendita, Venditionis instrumentum
Giovanni del fu Franceschino Magoria di Locarno vende a Alberto del fu Zane Calcine di Intragna, agente a nome del fratello Domenico e dei suoi eredi, un appezzamento di terreno ortivo con un «canegio» contiguo nel territorio di Golino «ad Cortaciam». I beni erano pervenuti a detto Giovanni in seguito a una stima e dazione di pagamento del 17 agosto 1550. Il prezzo della vendita è di 72 lire e 4 soldi di terzoli.
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