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15 agosto 1241, <Lugano>
Ricevuta
Alber<ic>us del fu Nicola, <Ferrario> del fu Giovanni «de Saxello», Lanterio del fu «Honrici Lisce» e Giovanni del fu Anselmo «Longi», tutti di Lugano, dichiarano di aver ricevuto da <Fiorino> del fu Lanterio «Fioroni» di Arosio, console del comune di Arosio e agente a suo nome, sei lire e mezza di denari <nuovi> a pagamento del canone d'affitto per l'anno passato dell'Alpe Berrino, dato [in locazione] al detto comune di Arosio dagli stessi Alberico, Ferraio, Lanterio e Giovanni che ne sono investiti dal comune di Lugano.
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15 giugno 1254, Lugano
Ricevuta, Finis et refutacio
Uberto del fu Guglielmo «Cortixani de Guaxana» dichiara di aver ricevuto da Martino «Mergalli» di Arosio del fu Viviano «Mergalli», agente a nome del comune di Arosio, sei soldi di denari nuovi per tutte le piante (di castagno) di sua proprietà «intus Scorzadam de Aruxio» in luogo detto «in Penoro» e altri fondi in territorio di Arosio.
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13 dicembre 1261, <...>
Riscossione di decima
Fomasio «de Guilozono», Anselmo e Pietro «de Gambacurtis», esattori del vescovo (di Como) nella plebe di Agno, dichiarano di aver ricevuto l'intera decima di frumento, segale, miglio e panico, castagne, vino, legumi e canapa da ventisei uomini di Arosio e specificano i quantitativi consegnati loro da ciascuno di essi.
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10 novembre 1296, Arosio
Locazione
Arosietto del fu Giacomo «de Novagasco» di Arosio, console del comune di Arosio e agente a suo nome e a nome della chiesa di S. Michele di Arosio, investe a titolo di eredità perpetua i fratelli Martino e Giovanni del fu Alberto «Badelli» di Arosio di un campo situato a Manno «in Cani» al canone annuo di tre denari di denari nuovi da versare alla chiesa di S. Michele alle calende di marzo.
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10 novembre 1296, Arosio
Locazione
Martino «Badellus» del fu Alberto «Badelli» di Arosio e Arosietto del fu Giacomo «de <Nov>agasco» di Arosio console, agenti a nome del comune di Arosio e della chiesa di S. Michele di Arosio, investono a titolo di locazione e massarizio Martino detto «Maçora» del fu Franco «Castaldi» di Arosio di un campo situato ad Arosio «in Ravanera» e di un appezzamento «in Medecago» al canone annuo di tre soldi di denari nuovi da versare alla chiesa di S. Michele alle calende di marzo.
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